Lavorazione etrusca

La granulazione è una raffinata tecnica di lavorazione dell'oro grazie alla quale gli Etruschi venivano considerati dei veri e propri maestri dell'arte orafa.

Questa particolare tecnica consisteva nell'applicare piccolissime sfere (granuli) d'oro in particolari decorazioni sui gioielli. Si partiva da sottilissimi fili d'oro (di pochi decimi di millimetro di diametro) tagliati in minuscole parti fino ad ottenere una sottile "paglia".

Questa, mescolata a carbone in polvere, veniva compressa in un crogiolo (sigillato con argilla) e sottoposta ad elevate temperature fino a raggiungere la fusione. La reazione chimica provocata dal carbone impediva all'oro fuso, durante il successivo processo di raffreddamento, di ricomporsi in maniera uniforme, costringendolo - invece - a "stracciarsi" formando una serie di minuscoli granellini.

Una volta raffreddato completamente, l'oro veniva lavato. A quel punto, per applicare i granelli sul gioiello, veniva utilizzata una speciale colla (composta principalmente da carbonato di rame, acqua e colla di pesce), spalmata direttamente sulla superficie del monile. I granuli potevano, così, essere applicati in modo da formare una particolare decorazione o disegno. Per saldare le sfere d'oro permanentemente al gioiello, si sottoponeva lo stesso al calore, all'interno di una muffola chiusa. In questo modo il rame della colla si fondeva, legandosi all'oro.

L'ultima fase della lavorazione consisteva nel lasciare il gioiello all'aria, in modo che le sfere d'oro acquistassero lucentezza, perdendo quella caratteristica patina scura formatasi durante la fusione con il carbone del primo processo di lavorazione.

Questa tecnica non fu d'invenzione etrusca, poiché già in uso presso gli antichi Egizi, ma con gli Etruschi raggiunse un elevato grado di raffinatezza. Cadde in disuso in epoca romana, fino ad essere del tutto dimenticata nelle successive epoche. Solo nel XIX secolo è risorto l'interesse nei confronti di questa particolare tecnica orafa.

Fonte: Wikipedia

Solitari

IL Solitario , L'anello di fidanzamento , è il primo gioiello che l'uomo regala alla propria compagna prima di arrivare alla fatidica Fede Nuziale.

Pare che l'usanza di donare un anello alla futura sposa risalga al 1744, quando , Maria di Borgogna ricevette in dono un anello di diamanti  da Massimiliano I d'Asburgo.

Il Solitario , è il classico anello di fidanzamento. Il consiglio che possiamo offrire nel momento in cui si decide di fare il grande passo  è quello di affidarsi e chiedere informazioni direttamente all' artigiano che lo produce , evitando di passare tramite diversi e costosi intermediari , o venditori , che a volte non sanno neppure quello che stanno vendendo.

Tutti i Solirati che noi presentimo possono essere montati con diamanti di diverse carature a scelta del cliente , compatibilmente con la scelta del modello. Tutte le nostre montature sono in oro bianco a titolo 750/1000 , su richiesta posso essere realizzate anche in platino; i diamanti di peso superiore a ct. 0,30 sono corredati di certificato di garanzia G.I.A. mentre i diamanti più piccoli avranno la nostra garanzia chè certificherà il Peso , la Purezza , il Colore.

 

Caratteristiche dell'oro

L'oro è un metallo di colore giallo, che può assumere anche una colorazione diversa a seconda delle sue leghe: rossa, violetta e nera È il metallo più duttile e malleabile; un grammo d'oro può essere battuto in una lamina la cui area è un metro quadrato. È un metallo tenero e per questo viene lavorato in lega con altri metalli per conferirgli una maggiore resistenza meccanica.

L'oro non viene intaccato né dall'aria né dalla maggior parte dei reagenti chimici. Da sempre la sua elevata inerzia chimica ne ha fatto un materiale ideale per il conio di monete e per la produzione di ornamenti e gioielli. Non si altera con l'ossigeno, l'umidità, il calore, gli acidi e gli alcali caustici, invece può essere ossidato con acqua regia o con soluzioni acquose contenenti lo ione cianuro in presenza di ossigeno o perossido di idrogeno. A contatto con il mercurio si scioglie e forma amalgami.

Si trova allo stato nativo, spesso accompagnato da una frazione di argento (compresa tra l'8% e il 10%), sotto forma di electron (oro e argento naturale). Al crescere del tenore di argento, il colore del metallo diviene più bianco e la sua densità diminuisce.

L'oro si lega con molti altri metalli: le leghe col rame sono rossastre, con il ferro verdi, con l'alluminio violacee, col platino bianche, col bismuto e l'argento nerastre.

Fonte: Wikipedia

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